Prendendo spunto da articoli presenti in rete ho cercato di affrontare l'argomento in oggetto.....
Cosa sono le microonde?
Microonde è il nome che viene dato alla parte dello spettro elettromagnetico compresa tra le onde radio e la radiazione infrarossa. Per essere precisi, microonde vengono chiamate quelle onde che hanno una lunghezza d’onda compresa tra 0,1m (corrispondente ad una frequenza di circa 3GHz) e 1mm (che corrisponde ad una frequenza di circa 300 GHz).
Come funziona un forno a microonde?
La radiazione a microonde viene prodotta da un generatore ad alta frequenza che si accende e si spegne circa 50 volte al secondo lanciando “pacchetti di radiazione” all’interno del forno. Questi pacchetti di radiazione vengono assorbiti dagli alimenti e generano a loro volta delle oscillazioni di piccola ampiezza delle molecole di acqua presenti all’interno di tutti i cibi. Il moto oscillatorio di queste molecole genera calore per attrito e quindi riscalda il cibo.
Fa male cucinare con il microonde?
Esistono in rete alcuni documenti, che contengono affermazioni terrorizzanti sui rischi dei cibi cotti a microonde. La maggior parte di questi documenti si rifanno ad uno scritto inglese pubblicato da una rivista di alimentazione alternativa.
Nel 1989, un nutrizionista svizzero, il Dottor Hans-Urich Hertel pubblico’ dei dati sull’uso del forno a microonde secondo il suo parere pericoloso per la salute.
Esaminando in dettaglio questi documenti, si trovano però moltissime imprecisioni, errori sostanziali, o affermazioni del tutto neutre messe in una forma tale da sembrare allarmanti. Citando le prime cose false che saltano all'occhio nel documento citato sopra si può osservare che:
- - Il forno a microonde non è stato usato dall'esercito tedesco, è stato inventato nel primo dopoguerra da un ingegnere statunitense. Ma affermare che si tratti di un'invenzione nazista serve a colorare la storia di colori truci;
- - i forni a microonde non sono mai stati vietati in Russia
Quando vengono riportate le ricerche del dott. Hertel, viene affermato che la loro pubblicazione e’ stata vietata per legge. Queste ricerche erano viziate da pregiudizi ideologici e non condotte in modo rigoroso. Occorrerebbe esaminarle in dettaglio ma non mi sembra difficile credere che ne sia stata semplicemente rifiutata la pubblicazione per questi motivi. La tesi per cui sia stato messo a tacere da una legge svizzera è poi grottesca. Anche se una simile legge esistesse, se lo studio fosse stato valido, il dott. Hertel non avrebbe avuto difficoltà a vederselo pubblicare da una rivista inglese, o statunitense.
Vengono anche citate ricerche dell'Università di Leeds, che, se si guarda in dettaglio, studiano i meccanismi con cui i cibi si scaldano. Gli esperimenti citati possono essere ripetuti da chiunque, magari in modo meno preciso, guardando quanto si scaldano un bicchiere d'acqua salata e uno di acqua distillata nel forno. È un esempio di come si possa usare un argomento vero per sostenere qualcosa che non c'entri. Chi legge ha l'impressione che gli studi mostrino aspetti pericolosi, evidenziati da un'università prestigiosa.
Alcune frasi poi sono semplicemente grottesche. Cosa si intende per aumento delle cellule cancerogene nel sangue? Queste o ci sono (e allora ho la leucemia) o no. Sarebbe come dire che chi usa cibi scaldati a microonde diventa più leucemico degli altri.
Passando agli studi più seri, la cottura a microonde produce in genere danni minori ai cibi, in quanto non li si scalda a temperature elevate e la cottura è più uniforme, senza i punti molto caldi a contatto con la pentola. Quindi è meno probabile che si formino le sostanze, anche cancerogene, del bruciaticcio. D'altra parte alcune di queste sostanze sono quelle che danno il gusto rosolato ai cibi, per cui possiamo preferire la cottura tradizionale per validi motivi di gusto.
Le trasformazioni che avvengono nei cibi cotti nel forno a microonde corrispondono grosso modo ai cambiamenti provocati da una cottura convenzionale e dipendono dal tempo di cottura e dalla temperatura.
Il forno a microonde non altera in alcun modo la struttura del cibo in esso contenuto in quanto non si tratta nè di radiazioni ionizzanti nè di radioattività anzi le microonde hanno un’energia minore a quella delle onde responsabili della cottura nei forni tradizioni (radiazione infrarossa). I cibi riscaldati in microonde, non trattenendo le onde assorbite, non sono in grado di emetterle a propria volta.
Il valore nutritivo, la digeribilità delle proteine, la composizione degli aminoacidi e la stabilità delle vitamine liposolubili (A ed E) sono simili nei due metodi di cottura. Rispetto alla cottura convenzionale, la cottura nel microonde danneggia in misura minore la stabilità delle vitamine idrosolubili (C e B). Inoltre, i grassi sono meno ossidati, cosicché non possono formarsi sostanze tossiche altamente reattive (radicali). Di regola, rispetto alla cottura in pentola, il riscaldamento nel forno a microonde produce meno sostanze indesiderate, come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e ammine eterocicliche aromatiche. Nel microonde, del resto, non si formano le gustose croste. Al contrario della cottura tradizionale con il forno a microonde si eliminano o quasi i rischi di carbonizzazione e caramellificazione che portano alla formazione di sostanze complesse alcune delle quali riconosciute quali cancerogene. Approfondite indagini tossicologiche per verificare la presenza di nuove sostanze tossiche nei cibi riscaldati o cotti nel microonde hanno rilevato che non ci sono sostanziali differenze fra la cottura convenzionale e la cottura a microonde. Analisi microbiologiche e biochimiche, inoltre, non hanno rivelato alcuna azione tossica degli alimenti riscaldati o cotti nel microonde sul patrimonio genetico.
Il forno a microonde non altera in alcun modo la struttura del cibo in esso contenuto in quanto non si tratta nè di radiazioni ionizzanti nè di radioattività anzi le microonde hanno un’energia minore a quella delle onde responsabili della cottura nei forni tradizioni (radiazione infrarossa). I cibi riscaldati in microonde, non trattenendo le onde assorbite, non sono in grado di emetterle a propria volta.
Il valore nutritivo, la digeribilità delle proteine, la composizione degli aminoacidi e la stabilità delle vitamine liposolubili (A ed E) sono simili nei due metodi di cottura. Rispetto alla cottura convenzionale, la cottura nel microonde danneggia in misura minore la stabilità delle vitamine idrosolubili (C e B). Inoltre, i grassi sono meno ossidati, cosicché non possono formarsi sostanze tossiche altamente reattive (radicali). Di regola, rispetto alla cottura in pentola, il riscaldamento nel forno a microonde produce meno sostanze indesiderate, come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e ammine eterocicliche aromatiche. Nel microonde, del resto, non si formano le gustose croste. Al contrario della cottura tradizionale con il forno a microonde si eliminano o quasi i rischi di carbonizzazione e caramellificazione che portano alla formazione di sostanze complesse alcune delle quali riconosciute quali cancerogene. Approfondite indagini tossicologiche per verificare la presenza di nuove sostanze tossiche nei cibi riscaldati o cotti nel microonde hanno rilevato che non ci sono sostanziali differenze fra la cottura convenzionale e la cottura a microonde. Analisi microbiologiche e biochimiche, inoltre, non hanno rivelato alcuna azione tossica degli alimenti riscaldati o cotti nel microonde sul patrimonio genetico.
Alcune ricerche hanno evidenziato che alcuni batteri possono sopravvivere alla cottura a microonde, ma se un cibo è infetto da salmonella, io non lo consumerei neanche dopo la cottura tradizionale.
Le microonde scompaiono immediatamente quando si spegne il forno. I cibi non contengono quindi radiazioni, o residui di microonde, di nessun tipo.
I forni a microonde presentano alcuni rischi di cui è giusto tener conto. Innanzitutto vengono spesso usati per scaldare cibi in contenitori poco adatti, magari la stessa confezione di plastica. Questo può produrre il rilascio di sostanze dalla plastica ai cibi, anche se questo non dovrebbe succedere nelle plastiche per alimenti. In generale incoraggia a mangiare cibi precotti, che non sono il massimo della salubrità. Usato per scaldare bevande (per esempio il latte nel biberon, comodissimo) può scaldarle in modo inomogeneo, con punti caldissimi e punti freddi, e quindi occorre sempre rimescolare il liquido prima di berlo. Si tratta comunque di considerazioni generali, indipendenti dalla cottura a microonde in quanto tale.
Dal 1 giugno 2011 l'Italia ha recepito una norma europea non rendendo più commercializzabili i biberon in policarbonato contenenti questa sostanza molto tossica e con poteri cancerogeni.
Non utilizzate quindi i vecchi biberon usati dai frartelli !!!. Se non siete sicuri che scodelle , piattini e cucchiaini ne siano privi, tornate ad utilizzare il vetro o la porcellana .
Leggete anche l'articolo : I Perturbatori Endocrini presente in questo blog
!!!!!! ATTENZIONE !!!!!!
Importante è verificare che il contenitore in plastica non contenga il Bisfenolo A (BPA).
Con il riscaldamento CON MOLTA PROBABILITA' può contaminare l'alimento.
Dal 1 giugno 2011 l'Italia ha recepito una norma europea non rendendo più commercializzabili i biberon in policarbonato contenenti questa sostanza molto tossica e con poteri cancerogeni.
Non utilizzate quindi i vecchi biberon usati dai frartelli !!!. Se non siete sicuri che scodelle , piattini e cucchiaini ne siano privi, tornate ad utilizzare il vetro o la porcellana .
Leggete anche l'articolo : I Perturbatori Endocrini presente in questo blog
Se si riscalda dell'acqua nel microonde, questa può superare i 100 gradi senza bollire, o smettendo di bollire quando si spegne il forno. Questo succede perchè le pareti del recipiente sono fredde, e non formano quindi le piccole bollicine che fanno da innesco all'ebollizione. Un liquido in questa condizione è molto instabile, e aggiungendo per esempio la bustina del tè, l'ebollizione riprende in modo violento. L'acqua può quindi letteralmente schizzare in faccia, o sulle mani, se si maneggia incautamente la tazzina.
Infine occorre qualche attenzione per evitare possibili fughe di microonde. In un forno ben costruito (tutti quelli in commercio oggi) queste sono veramente trascurabili, ed esistono sicurezze che per esempio bloccano l'emissione di microonde quando si apre la porta. A meno che il forno non sia ripetutamente cascato per terra; è difficile che le perdite superino i limiti, e solo vicino al bordo dello sportello. E’ consigliabile farlo controllare da un tecnico se ci sono ammaccature nella porta
Di solito non ci sono problemi anche a tenere la faccia davanti alla porta del forno acceso; in caso di perdite, tuttavia, stare a lungo con gli occhi vicino al bordo dello sportello può essere non troppo salubre per il cristallino, molto sensibile alle microonde.