sabato 30 marzo 2013

Sette adolescenti su dieci consuma bibite energetiche

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 Marzo 2013


L’EFSA ha pubblicato una relazione su uno studio da essa commissionato che per la prima volta raccoglie i dati sul consumo di bevande “energetiche” a livello europeo per gruppi specifici della popolazione, inclusi bambini e adolescenti. Lo studio stima anche l’esposizione dei consumatori, attraverso il consumo sia acuto sia cronico, ad alcuni principi attivi rilevati nelle bevande “energetiche” – principalmente caffeina, taurina e D-glucurono-y-lattone. Dallo studio è emerso che, tra gli intervistati[2], il gruppo di età con la più alta probabilità di consumare bevande “energetiche” erano gli adolescenti (il 68 % del totale degli intervistati) e che le bevande “energetiche”, se consumate da bambini di età compresa tra 3 e 10 anni, rappresenterebbero il 43 % della loro esposizione totale alla caffeina.


Lo studio esterno, commissionato secondo la procedura di aggiudicazione delle sovvenzioni e degli appalti dell’EFSA, ha inoltre esaminato determinate abitudini di consumo delle bevande “energetiche” (co-assunzione di alcol o consumo associato a intenso esercizio fisico) negli adolescenti e gli adulti.
I risultati forniscono dati importanti per la prossima valutazione del rischio da parte dell’EFSA per quanto riguarda la sicurezza della caffeina. Nel quadro di un mandato più ampio, è stato chiesto dalla Commissione europea all’EFSA di determinare se e in quale misura il consumo di caffeina associato ad altri componenti alimentari, come alcol o sostanze riscontrate nelle bevande “energetiche”, possa rappresentare un rischio per la salute come risultato delle interazioni tra tali componenti.
I risultati principali dello studio sono i seguenti.
  • Adulti (18-65 anni): circa il 30 % degli adulti intervistati erano consumatori di bevande “energetiche”[4]. In circa il 12 % di questi, il consumo era “elevato e cronico” (consumo regolare 4-5 giorni alla settimana o più), con una media di 4,5 litri in un mese. In circa l’11 % dei consumatori, il consumo era “elevato e acuto” (almeno 1 litro in una sola volta).
  • Adolescenti (10-18 anni): circa il 68 % degli adolescenti intervistati erano consumatori di bevande “energetiche”. In circa il 12 % di questi, il consumo era “elevato e cronico” con una media di 7 litri in un mese, e nel 12 % il consumo era “elevato e acuto”.
  • Bambini (3-10 anni): circa il 18 % dei bambini intervistati erano consumatori di bevande “energetiche”. In circa il 16 % di questi, il consumo era “elevato e cronico” con una media di 0,95 litri alla settimana (quasi 4 litri in un mese).
  • Assunzione contemporanea di alcol: i profili di consumo combinato nei consumatori adulti (56 %) e adolescenti (53 %) erano simili.
  • Consumo associato alle attività sportive: circa il 52 % dei consumatori adulti e il 41 % dei consumatori adolescenti hanno dichiarato di consumare bevande “energetiche” durante lo svolgimento di attività sportive.
  • Contributo delle bevande “energiche” all’esposizione totale alla caffeina: circa l’8 % nei consumatori adulti, il 13 % negli adolescenti e il 43 % nei bambini.
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Lo studio è stato commissionato dopo che i rappresentanti di alcuni Stati membri hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla crescita di popolarità delle bevande “energetiche” in Europa e alla conseguente potenziale esposizione alla caffeina e ad altri ingredienti, in particolare tra bambini e adolescenti.
 
 
 
 
 





  1.  Nello studio sono definiti “consumatori” gli intervistati che hanno dichiarato di avere consumato bevande “energetiche” almeno una volta nell’anno precedente.
  2.  Più di 52 000 intervistati totali.
  3.  L’indagine ha coinvolto più di 52 000 persone in 16 dei 27 Stati membri, che sono stati selezionati per dare una copertura adeguata della popolazione dell’UE e dei differenti profili di consumo.
  4.  Non esiste alcuna definizione concordata per bevande “energetiche”, pertanto in questo studio la categoria ha incluso quelle bevande non alcoliche contenenti caffeina, taurina e/o vitamine (spesso in combinazione con altri ingredienti) che sono immesse sul mercato per i loro effetti stimolanti, energizzanti e di amplificazione delle prestazioni, reali o percepiti.

 
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            Quanti caffè fareste bere ad un bambino ?
 
 
 
       



Gli energy drink non sono prodotti adatti ai minori, alle donne in gravidanza e agli adulti con problemi cardiovascolari. Il loro consumo inappropriato o eccessivo può avere un grave impatto sulla salute.
 
 
 
 

Ragazzina beve 1,5 litri di energy drink e muore

L’abuso della bevanda energetica Monster potrebbe aver causato la morte di una ragazza di 14 anni negli Usa

Può metterti le ali, ma può anche ucciderti: una quattordicenne del Maryland ha bevuto due grosse lattine di Monster Energy e ventiquattro ore dopo è crollata. Due lattine della nota bevanda energetica da 0,7 litri corrispondono alla caffeina contenuta in sette lattine di Coca-Cola. L’autopsia ha confermato che Anaïs F. è deceduta a causa di un «grave scompenso cardiaco dovuto all’avvelenamento da caffeina». La famiglia della giovane ha deciso di fare causa al gruppo, mentre la Food and Drug Administration sta indagando altre morti sospette.




US girl, 14, 'died from heart attack after just two cans of Monster' in fifth death linked to energy drink

  • Anais Fournier, from Maryland, had heart attack brought on by 'caffeine toxicity' two days before Christmas last year
  • Her parents have launched wrongful death suit over 'death trap' drink 
  • Monster is the leading U.S. energy drink by volume with 39% of market
  • Energy drink, described by the company as 'killer energy brew', contains seven times the amount of caffeine as can of cola

""The FDA reported people had adverse reactions after they consumed Monster Energy Drink, which comes in 24-ounce cans and contain 240 milligrams of caffeine - or seven times the amount of the caffeine in a 12-ounce cola.
The wrongful death suit, filed in California Superior Court in Riverside, said that after drinking two 24-ounce cans of Monster Energy on consecutive days, Anais went into cardiac arrest.
An autopsy revealed the teenager, from Hagerstown, Maryland, died of cardiac arrhythmia due to caffeine toxicity that impeded her heart's ability to pump blood.""