domenica 1 luglio 2012

Consigli sul neonato 1° parte

clip_image002[10]

Premessa:

I giovani genitori, a torto o a ragione, considerati sprovveduti ed inesperti da parte dei parenti (soprattutto dalle madri e dalle suocere), sono facili vittime di continui e spesso contraddittori consigli. Il piccolo mangia troppo o troppo poco, ha troppo freddo o troppo caldo: non deve uscire; non dorme abbastanza; è bene lasciarlo piangere o viceversa occorre cullarlo in continuazione: i pareri si sprecano, tanto più perentori quanto meno qualificati. La mamma anche se giovane, non dovrebbe seguire nessuno dei tanti consigli prodigati (anche se non richiesti), che sono, per lo più, inutili e non fanno che accrescere i sui dubbi e le sue ansie. Discuta i suoi problemi con il Pediatra e poi si comporti in base al suo personale buon senso e giudizio. Anche i confronti ed i commenti sul neonato sono inesauribili: per gli uni è il ritratto del nonno, per altri assomiglia alla zia; per altri ancora è molto più avanti (o indietro) del cuginetto nato tre mesi prima, ecc. Ogni bambino è unico ed ha un suo personale ritmo di accrescimento e di sviluppo. Tutti i confronti con altri neonati sono pertanto inutili ed irritanti per i genitori, che hanno già sufficienti preoccupazioni e problemi per conto loro. Ho cercato di rispondere nelle pagine seguenti ai numerosi dubbi che possono assillare i neo genitori.
Si ricorda che l'orario dei pasti deve avvenire sempre nel rispetto del sonno del bambino; non svegliarlo mai se supera l'ora della poppata; in ogni caso il bambino col tempo giungerà da solo ad autoregolarsi sia sulla quantità di latte sia sull'orario. Può essere utile controllare nella prima settimana la quantità di latte materno preso pesando il bambino prima e dopo il pasto. Se la mamma ha poco latte, la poppata al seno sarà integrata da latte in polvere e possibilmente non eliminata almeno per il primo mese. Qualunque siano le ragioni che inducono la mamma a ricorrere al biberon (assenza di latte, mastite, malattie o trattamenti farmacologici ecc.) la sua scelta è degna di rispetto e non deve in alcun caso suscitare in lei senso di colpa. Anche l’allattamento con il biberon, ed i vari tipi di latte attualmente disponibili può essere ottimo per il neonato: come sempre quello che conta, non è tanto ciò che si da, ma il modo con il quale si dà. E’ soprattutto importante che la sua mamma sappia capire il suo bambino, soddisfare i suoi fabbisogni, creare con lui un rapporto di comprensione e soddisfazione reciproca.
Nell’alimentazione artificiale l'errore più comune è l'eccesso di cibo: spesso la madre insiste perchè il bambino vuoti il biberon fino all'ultima goccia: si consideri che una nutrizione eccessiva nell'infanzia può essere la premessa di un'obesità dell'adulto cui è difficile porre rimedio. Inoltre le dosi devono essere esatte sia per quanto riguarda i misurini di polvere (che devono essere rasi con una lama di coltello e non compressi) sia quelle dell'acqua da aggiungere;infatti dando troppa polvere il latte ricostruito sarà troppo concentrato;il bimbo avrà sete,piangerà, la madre sentendolo piangere potrà pensare che abbia fame e gli darà del latte creando un circolo vizioso. Per quanto riguarda il problema della qualità del latte materno (troppo leggero? troppo grasso? Digeribile o non digeribile? ecc.) è bene rassicurare, una volta per tutte, le mamme, che il latte di una donna giovane e sana, con un’alimentazione normale, è sempre adatto al neonato e che le varie analisi sono del tutto superflue.
Non forzare quindi mai l'alimentazione.
IL BAMBINO SA AUTOREGOLARSI
Subito dopo la nascita il bambino perde parte del suo peso che in genere riacquista verso il 10° giorno. Per sapere se il bambino mangia abbastanza il criterio di valutazione più sicuro è dato dall'accrescimento settimanale che si aggira sui 150 - 200 gr da controllare alla stessa ora, con neonato nudo e prima della poppata. Dopo i primi 4 - 5 giorni la maggior parte dei neonati lasciati liberi di scegliere si orienta spontaneamente sul numero di 6 pasti, poi passa a 5: all'incirca ogni tre ore e mezza con un più lungo intervallo notturno. Il latte artificiale non ha la capacità di proteggere da infezioni come il latte materno Bisogna per questo sterilizzare il biberon e le tettarelle ad ogni pasto. L' acqua di diluizione, se non si utilizza quella in bottiglia ma quella dell'acquedotto, deve essere sempre bollita. Un quesito frequente è se il bambino abbia bisogno anche di bere: solo nella stagione calda od in inverno se l'ambiente è molto riscaldato e secco, il bambino può avere sete e pertanto si potrà dargli acqua, o bevande per neonati in un volume massimo di 100 - 200 gr al giorno.

 

Tecnica di allattamento

Il bambino al seno assume la maggior parte della sua razione in breve tempo: 10 minuti al seno destro e 10 minuti al seno sinistro sono sufficienti. Il neonato deve prendere insieme capezzolo ed areola, se afferra solo il capezzolo l'uscita del latte resta bloccata perchè manca l'operazione di spremitura. Se il bambino assume latte artificiale, controllare se il latte esce bene dalla tettarella: si capovolge il biberon: il latte deve defluire con regolarità goccia dopo goccia.
Come tenerlo mentre mangia?
a) Posizione seduta:la schiena deve essere ben eretta,appoggiata ed aderente allo schienale della sedia;se si forma un incavo tra schienale e schiena, mettere un cuscino. Accavallare le gambe e tenerlo in braccio perchè possa avere contatto fisico con il genitore e possibilmente possa guardarlo in viso. Così facendo il neonato è pronto a ricevere il biberon o ad afferrare il capezzolo della mamma.
b) Posizione coricata su di un fianco: La mamma stesa sul letto, con la testa appoggiata sul braccio piegato ed il bambino steso accanto.
Ricordarsi di tenere un po’ il neonato in posizione verticale per facilitare l’emissione dell'aria eventualmente ingerita. Bisogna tenere il biberon in modo che la tettarella sia sempre colma di latte; in questo modo non daremo al bambino aria da succhiare (rigurgiti-coliche) ma solo latte.

 

Le prime notti

La vita del neonato ha un ritmo bipolare, regolato da due eventi: il sonno ed il pasto. In altre parole, nei primi giorni di vita, il piccolo o mangia o dorme. Il suo sonno ad un inesperto può sembrare strano: infatti periodi di sonno calmo e tranquillo, si alternano a periodi di sonno agitato, con una respirazione rumorosa, frequente, irregolare, a volte intervallata da pause di qualche secondo, che fanno temere il peggio ai genitori angosciati. Queste irregolarità del respiro, durante il sonno, sono del tutto normali nei primi giorni di vita e riflettono l’adattamento del neonato alle nuove condizioni di vita: come per tutte le funzioni vitali, sta’ attraversando un periodo di “rodaggio”. Per facilitare il respiro è sufficiente instillare, più volte al giorno, e soprattutto in inverno con il riscaldamento acceso, due o tre gocce di soluzione fisiologica nelle narici e porre il neonato, per qualche secondo, in posizione semiseduta, sollevato sul piano del letto da uno o due cuscini.

 Allattamento artificiale, come preparare il latte

  • Lavare accuratamente le mani e asciugarle con cura.
  • Versare nel biberon acqua oligominerale non gasata a basso contenuto di sali minerali riscaldata a circa 70 gradi . E' molto importante raggiungere questa temperatura: vengono preservate le proprietà nutrizionali del latte (l’acqua bollente a 100 gradi “rovinerebbe” il latte) ed è drasticamente ridotto il rischio derivante dall’Enterobacter Sakazakii e dagli altri patogeni. ATTENZIONE ALLA CONCENTRAZIONE DI ARSENICO.
  • Al supermercato si trova l'acqua Sant'Anna sorgente REBRANT : 1 microgrammo:/litro: buona.
  •  In bottiglia quadrata no tonda è altra sorgente !!
  • Aggiungere i misurini di polvere secondo le indicazioni riportate sulla confezione del latte (in genere la ricostruzione avviene secondo la proporzione di un misurino RASO ogni 30 ml di acqua); il misurino va riempito senza pressare la polvere, livellato con una lama.
  • Chiudere il biberon e agitare energicamente.
  • Raffreddare il biberon e controllare accuratamente con un termometro che la temperatura sia scesa sui 36-37 gradi !!!   , con doppio controllo  versatene alcune gocce sul polso o sul dorso del braccio. 
  • Somministrare il biberon al bambino.

Dopo la poppata il biberon va pulito accuratamente all'interno con uno scovolino, non è indispensabile sterilizzarlo insieme a tettarella, ghiera e tappo.
 


!!!!!! ATTENZIONE !!!!!!


Importante è verificare che il contenitore in plastica non contenga il Bisfenolo A (BPA).

Con il riscaldamento CON MOLTA PROBABILITA' può contaminare l'alimento.
 
 

Dal 1 giugno 2011 l'Italia ha recepito una norma europea non rendendo più commercializzabili i biberon in policarbonato contenenti questa sostanza molto tossica e con poteri cancerogeni.
Non utilizzate quindi i vecchi biberon usati dai fratelli !!!. Se non siete sicuri che scodelle , piattini e cucchiaini ne siano privi, tornate ad utilizzare il vetro la porcellana e l'acciaio.

Problemi digestivi

Una fonte di inquietudine per la mamma sono i problemi inerenti alla digestione. Il ruttino, in primo luogo. Vi sono neonati che non lo fanno per nulla e non per questo digeriscono meno bene il loro pasto; al contrario vi sono neonati (avidi e rapidi nella suzione, durante la quale inghiottono notevoli quantità di aria) capaci di emettere aria in modo tanto rumoroso, da apparire sorprendente in esseri così piccini. Il singhiozzo, talvolta inquietante per chi vi assiste, non ha alcun significato patologico, anche se può apparire come un noioso disturbo per il neonato. Scompare da solo, dopo intervalli variabili o dando al neonato alcune gocce di limone. I rigurgiti possono ripetersi più volte, fra un pasto e l’altro. Non sono mai abbondanti e non interferiscono minimamente sull’accrescimento. Le feci: il bambino allattato al seno evacua sovente, quasi ad ogni poppata, feci molli, giallo oro, a volte semiliquide. Le feci del neonato ad allattamento artificiale sono invece più consistenti, di colore più pallido, giallo striato di grigio verde e più rare. La stitichezza Il bambino che evacua una sola volta al giorno o anche a giorni alterni, non può essere considerato stitico. E’ meglio evitare l’abitudine tanto diffusa di stimolare la defecazione introducendo quotidianamente nel retto un termometro unto di crema o dei microclismi: in questo modo si crea un vero e proprio riflesso condizionato, per cui il piccolo non evacua mai spontaneamente, ma soltanto in seguito a stimolazione esterna. Al massimo al 3° giorno senza evacuazioni, si potrà ricorrere ad un clisterino.

 

Accrescimento: Non sarà troppo magro?

Dopo i primissimi mesi di vita, la crescita in peso è più irregolare:a momenti di rapido aumento ne seguono altri di rallentamento,quasi di sosta. Capita a tutti i bambini. Durante i primi tre mesi il piccolo cresce di 800 - 900 grammi circa al mese,poi l'aumento di peso rallenta: 450 - 600 grammi dal 3° al 6° mese; 300 - 450 grammi dal 6° al 9° mese e circa 300 grammi dal 9° al 12° mese. Al primo compleanno la bilancia segnerà 9 - 10 chili, circa tre volte il peso alla nascita. Nel secondo anno, la crescita in peso è più modesta : 2 - 2,5 chili in tutto; in altezza: 10 - 11 centimetri rispetto alla crescita di 25 centimetri del primo anno. Tra i tre ed i quattro anni  il bambino potrebbe sembrare magrolino, ma è normale, stà solo diventando grande: più snello e meno paffutello. Infatti in questo periodo, si formano i muscoli ed i "rotolini" tendono a scomparire. Anche il ritmo di crescita diminuisce e si attesta sui 2,5 chili e sui 9 centimetri di altezza.

 

Quanto sarà alto da grande? Un calcolo molto approssimativo…

  • Per i maschi : si somma l’altezza del papà e della mamma,si aggiunge 13 e si divide per 2. Avremo l’altezza media in centimetri. A quest’altezza si può aggiungere o sottrarre 8 per avere l’altezza massima o minima.
  • Per le femmine : si somma l’altezza del papà e della mamma,si sottrae 13 e si divide per 2. Avremo l’altezza media in centimetri. A quest’altezza si può aggiungere o sottrarre 8 per avere l’altezza massima o minima.

 

Prevenzione delle ragadi

Dopo la poppata lavare delicatamente il capezzolo con acqua bollita ed un po’ di sapone, asciugarlo accuratamente e spalmarlo con un velo di vaselina o prodotti idonei in commercio che vanno accuratamente asportati prima della poppata seguente. Il bambino deve succhiare con tutto il capezzolo in bocca,compresa buona parte dell'areola. Non usare profumi o saponette profumate per lavare il seno.
clip_image002[12]