sabato 19 gennaio 2013

Aereosol


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La via inalatoria veicola direttamente il farmaco all’organo bersaglio, i polmoni, accelerandone l’effetto e permettendo di ridurre gli effetti collaterali dovuti ad una somministrazione orale.
La via inalatoria non è però così semplice e facile come quella per bocca ed una esecuzione scorretta fa seguito ad una risposta inferiore alle aspettative.
 
Di seguito analizzeremo le varie metodiche per somministrare un farmaco con aereosol.
 
 
 
AEREOSOL CLASSICO
 
1) A COMPRESSORE PNEUMATICO
 
Il diametro delle goccioline che compongono l’aereosol e quindi la loro capacità di raggiungere le vie aeree periferiche dipende dalle specifiche caratteristiche sia del compressore che dell’ampolla. Ne deriva che la qualità dell’aereosol è molto variabile in base al prodotto acquistato. Anche la quantità dell’aereosol erogato è variabile in quanto dipende dalla quantità di liquido che alla fine della nebulizzazione resta sul fondo o sulle pareti dell’ampolla erogatrice. Questa parte inutilizzata in condizioni ottimali può arrivare a 0,7 ml e quindi rappresentare la metà od un quarto del farmaco nebulizzato a seconda che sia stato diluito in 1,5 o 3 ml di soluzione fisiologica. Per far arrivare la massima quantità del farmaco al polmone, è necessario utilizzare ampolle particolari che grazie ad un sistema a valvole,  ne riducono la perdita nell’ambiente durante la fase espiratoria ( per questo motivo se non si vuole cambiare il vecchio compressore , almeno acquistare un nuovo tipo di ampolla ).
Accanto alle variazioni dovute ai vari tipi di macchine prodotte , vi sono anche quelle legate all’esecuzione dell’aereosol.
 
Il bambino deve infatti essere sveglio, mantenere la mascherina attaccata al volto e respirare con la bocca per tutta la durate della nebulizzazione ( 7-10 minuti ).
non fare aereosol quando dorme, FARLO SOLO QUANDO NON CI SONO ALTERNATIVE.
 
In base all’esperienza fatta in questi anni , consiglio ai genitori dei miei pazienti l’acquisto del prodotto NEBULA della Markos.
 
 
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Con questo apparecchio permettiamo al farmaco di raggiungere le piccole vie aeree grazie alla produzione di particelle di dimensioni inferiori ai 5 micron di diametro utilizzando un nebulizzatore con effetto venturi provvisto di valvola unidirezionale che consente una drastica riduzione della dispersione del farmaco durante la fase espiratoria.
Nella confezione oltre all’apparecchio per aereosolterapia, è contenuto anche il Rinowash che utilizzo in caso di patologie delle vie aeree superiori ( sinusiti, adenoiditi, otiti recidivanti ); infatti le particelle prodotte di dimensioni di circa 10 micron raggiungono e si localizzano solo in questa sede.
 
2) AD ULTRASUONI (sconsigliato)
 
Contrariamente a quanto si pensi, sia la quantità che la qualità dell’aereosol prodotto dall’apparecchio ad ultrasuoni non sono superiori a quelle del classico apparecchio pneumatico:
  1. Sono più costosi per l’acquisto e manutenzione.
  2. Non riescono a nebulizzare completamente certi farmaci in sospensione ( come certi cortisonici).
  3. Possono a causa dell’elevata temperatura, distruggere alcuni farmaci.
  4. Hanno il solo vantaggio della velocità e silenziosità.
BOMBOLETTA PRESSURIZZATA
 
 
 
untitled2I vantaggi fondamentali dello spray nei confronti dell’aereosol classico sono:
 
 
1) Il tempo di esecuzione ridotto da 7-10 minuti ad 1-2 minuti.
2) La quantità ottimale in termini di diametro delle particelle nebulizzate.
3) La quantità erogata esattamente predeterminata.
4) Non ha problemi di manutenzione ne di inquinamento, non è ingombrante ed è sempre disponibile in quanto non richiede energia elettrica per il funzionamento.
 
 
 
 
 
 
 
Bisogna anche considerare che:
  1. Non è presente un indicatore di dosi residue ed il fruscio tipico dell’erogazione continua per parecchi spruzzi anche quando il farmaco è esaurito. Si deve controllare visivamente che il rumore si accompagni alla fuoriuscita del farmaco.
  2. Esiste il cosiddetto Effetto Balistico. Dovuto alla velocità dello spruzzo all’uscita dalla bomboletta : 120 Km orari !. Anche con perfetta sincronizzazione erogazione-inspirazione, una quantità del farmaco va a sbattere contro le pareti della bocca e faringe con conseguente riduzione dell’efficacia ed aumento degli effetti collaterali locali.
  3. Deve esistere una contemporaneità tra premere la bomboletta ed inalazione.
Come si usa?
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Rovesciato alla distanza dalla bocca di circa 5-10 cm oppure utilizzato insieme ai distanziatori o spacer



 
INALATORI DI POLVERE
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Li utilizzo pochissimo per le difficoltà nell’esecuzione nei bambini e per l’impossibilità di usarli durante un episodio di broncospasmo, quando il flusso inspiratorio diventa insufficiente per inspirare in modo idoneo la polvere.

Somministrando un farmaco ad un bambino sia utilizzando un aereosol classico che una bomboletta, dobbiamo considerare : 
  • Per svuotare un Distanziatore di 145 ml, un lattante di 8 Kg con un volume corrente di 48 ml ( il  Volume corrente  misura il volume di aria inspirato ed espirato in un singolo movimento respiratorio in condizioni di riposo ) ha bisogno di almeno 3 atti respiratori, durante i quali il farmaco tende a depositarsi sulle pareti del distanziatore ed essere quindi inalato in concentrazione sempre più ridotta rispetto ad un bambino più grande che a 25 Kg di peso , con un volume corrente di 145ml inalerà con un solo atto respiratorio tutto l’aereosol. Anche con l’Aereosol Classico, nei primi mesi di vita si verifica un analogo fenomeno di autoriduzione del farmaco: il flusso inspiratorio è infatti a questa età inferiore al flusso dell’aereosol e quindi il lattante riesce ad inalare solo una frazione del farmaco erogato, tanto più ridotta quanto più piccolo è il suo volume corrente.
  • La quantità di farmaco che una volta inalato riesce ad arrivare alla periferia del polmone, è tanto minore quanto più ristrette sono le vie aeree e quindi quanto più piccolo è il bambino.
L’insieme di questi due fattori ( quantità di farmaco inalata e quantità di farmaco che riesce ad avanzare nelle vie aeree ) fa si che con lo spray con distanziatore la percentuale di farmaco che arriva al polmone sia pari al 16/20% nell’adulto, ma scende al 6% nel bambino ed addirittura ad un 2% nel lattante. Se quindi ci si comporta come con le altre vie di somministrazione ( es.orale ) riducendo la posologia in base all’età od al peso,si compie un grossolano errore che penalizza il bambino più piccolo in quanto è proprio in questi che “passa meno “ farmaco.
Inhaled treatmentfor asthma in preactice.Arch.Pediatr-2004:11:1377-83
Queste variabili sono universalmente prese in considerazione ed in caso di gravi crisi asmatiche il broncodilatatore (salbutamolo) a partire dai due anni di età viene consigliato ad una posologia identica a quella dell’adulto.
 
 
-------------TECNICA AEREOSOL--------------
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Importante è ottenere la collaborazione passiva del bambino più piccolo con la bocca e naso che restano dentro alla mascherina. Purtroppo molto spesso comincia a piangere ed a dimenarsi alla sola vista dell’apparecchio o del distanziatore. Si pensa erroneamente che il pianto aumenti la capacità inspiratoria e quindi aumenti l’efficacia della terapia inalatoria. Invece la tipica inspirazione breve e violenta favorisce l’effetto balistico tanto da far aumentare del 50% la percentuale del farmaco che di deposita in bocca.
 
 
 
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Le linee guida suggeriscono che nei bambini piccoli si possono usare i distanziatori. La tecnica ottimale e rappresentata da un profondo atto inspiratorio, seguito da una pausa respiratoria di circa 10 secondi. In caso in cui il bambino sia molto piccolo e non sia in grado di eseguire questi passaggi si raccomanda di lasciare applicata al volto la mascherina del distanziatore per 5 atti respiratori.
 
 
Acquistare prodotti  BPA free.
Senza Bisfenolo A ( vedi articolo  “perturbatori endocrini” sul blog )
 
-------SAPER PULIRE UN DISTANZIATORE-------
 
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Quando si usa un distanziatore in materiale plastico, bisogna sapere che la presenza del fenomeno elettrostatico può ridurre la quantità di farmaco inalato.

 


Cariche elettriche si formano sia durante l’evaporazione del gas e la liberazione del farmaco erogato con lo spray, sia sulla parete del distanziatore attraverso processi di attrito come ad es asciugandolo con un panno. In questo modo parte del farmaco viene attirato sulle pareti e diventa inutilizzabile. Il fenomeno delle cariche elettrostatiche può essere ridotto immergendo una volta a settimana il distanziatore di plastica per 15 minuti in acqua tiepida in cui siano state versate alcune gocce di un detersivo liquido per piatti. Risciacquare con acqua pulita, scuotere l’eccesso di acqua e non strofinare con panni, ma lasciare asciugare l’apparecchio in  posizione verticale.

 
 
 
IMPORTANTE
Il distanziatore, è da saturare con 2 puff a vuoto quando lo si utilizza la prima volta, dopo ogni pulizia dello stesso, o dopo un lungo tempo di non uso, ma non ad ogni utilizzo.
 
 
 
 
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Dati tratti da : AEREOSOL THERAPY,medicoebambino 2007;26-631:637