domenica 25 novembre 2012

Edulcoranti : Aspartame & co.

Dopo alcuni anni, la natura oltraggiata si vendica nel modo più inaspettato e sconcertante.
(Aldous Hixley)
E’ da qualche tempo che mi sto interessando alla miriade di prodotti chimici che vengono regolarmente utilizzati negli alimenti od immessi nell’ambiente.
Questi alla fine arrivano inesorabilmente nella nostra tavola e quindi entrano nel nostro organismo.
  
libro
L’ultimo libro letto è quello illustrato in figura, scritto da una validissima giornalista, Marie M. Robin, suffragato da numerose testimonianze, dati e rapporti ufficiali. Non è il solito libro “catastrofico” ma una seria inchiesta su alcuni dei veleni che ci circondano e che ci continuano a dipingere come innocui.
Ne consiglio caldamente la lettura avvisandovi però che non è un romanzo che scorre, ma necessita di una lettura impegnata ed alcune volte anche della rilettura di alcuni paragrafi, per assimilare le tante notizie portate alla nostra conoscenza dall’abile penna dell’autrice.


Alcuni capitoli mi hanno particolarmente colpito soprattutto perché mettono in luce dei pericoli potenziali di cui a volte non conosciamo neanche l’esistenza. Con questo post vi voglio mettere sull’avviso riguardo ad alcuni temi, in modo che possiate meglio difendere voi stessi ed i vostri figli dalle possibili insidie. Nel libro troverete gli approfondimenti.
Il primo tema è focalizzato sugli edulcoranti, cioè sui prodotti chimici utilizzati al posto del comune zucchero da cucina e tra questi spicca:

ASPARTAME

L’Aspartame è un dolcificante artificiale scoperto nel 1965 mentre si effettuavano ricerche per un farmaco antiulcera nei laboratori della casa americana Searle.


aspartame
Composto da tre molecole
  • A) Fenilalanina (50%)
    B) Acido Aspartico (40%)
    C) Metanolo (10%)

  • Identificato con la sigla E 951 oppure semplicemente con la dicitura : “l’alimento contiene una fonte di fenilalanina “.





E’ presente in migliaia di prodotti alimentari come sostituto dello zucchero. Lo troviamo in alcuni : cereali per colazione , caramelle, gomme da masticare, bevande analcoliche light, yogurt magri, the , caffè, vitamine  ed altri prodotti alimentari denominati “senza zucchero”, ma anche purtroppo in alcune medicine.

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Argomentazioni ingannevoli, che si basano sul fatto che due costituenti dell’aspartame sono presenti in natura, vogliono far passare questo composto come “ naturale “. In realtà questo non è vero. Quando lo ingeriamo, questo edulcorante viene scisso nei suoi tre componenti: Fenilalania, Acido Aspartico e Metanolo non producendo gli stessi effetti di un cibo che naturalmente li contiene. In questo ultimo caso gli amminoacidi sono legati a proteine e questo ne provoca un metabolismo diverso.
In soluzione ( bibite light ) oppure a temperature superiori ai 30°, la fenilalanina e l’acido aspartico tendono a deteriorarsi in dichetopiperazine o Dkp, sottoprodotto tossico che alcuni ricercatori sospettano di cancerosità. Per quanto riguarda il metanolo, anche esso è una sostanza che si trova naturalmente nella frutta e verdura, ma è sempre associato all’alcool etilico che ne contrasta la tossicità. Quando è assunto attraverso l’aspartame, non è neutralizzato e nel fegato è trasformato in formaldeide, una sostanza classificata nel 2006 come cancerogena per l’uomo.
La Fenilalanina arriva direttamente al cervello potendo provocare alterazioni dell’umore od attacchi di panico. Come nel caso dell’etanolo anche la Fenilalanina è presente ad esempio nel latte, ma bevendolo non arriva al cervello perché “trattenuta “.


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Vi chiederete come mai una sostanza così potenzialmente pericolosa sia stata autorizzata dalla FDA americana e poi in Europa ed in tutto il mondo ?
La risposta viene naturale dopo aver letto attentamente i documenti e le testimonianze. L’ Azienda produttrice ha fornito agli organi di controllo test che avvaloravano l’innocuità  della sostanza da essa stessa prodotta. La FDA  ha accettato per buoni questi dati nonostante fossero stati definiti inattendibili ( addirittura sono stati tolti dei tumori alle cavie e queste ultime sono state poi rimesse nello studio come nulla fosse successo ) e ne esistessero altri che denunciavano la estrema pericolosità del dolcificante. Una volta ottenuto il nulla osta americano, l’aspartame ha avuto via libera in Europa e nel resto del mondo. Gli enti governativi hanno preso per buoni i dati americani forniti dalla stessa casa produttrice !!!.
Lungo sarebbe elencare i vari passaggi e le battaglie portate avanti da onesti scienziati , tossicologi che con dati alla mano hanno cercato di fermare l’immissione in commercio della sostanza, ma alla fine il 15 luglio 1981 in USA l’aspartame ha avuto via libera con una dose massima giornaliera di 50 mg/Kg in Europa di 40 mg. ( Anche in questo caso a decidere il quantitativo sono stati presi in esame dati forniti dalla stessa azienda produttrice ).


imagesCABSPNLWDa allora sono stati registrati numerosi effetti collaterali:
Mal di testa, Vertigini, Vomito, Nausea, Crampi addominali, Visione offuscata, Diarrea, Convulsioni, Perdita Coscienza e memoria, Eruzioni cutanee, Insonnia, Disturbi mestruali, Paralisi arti, Edema, Stanchezza cronica, Difficoltà respiratoria ed infine TUMORI .




Domenica 29 aprile 2012,  Report ha mandato in onda un servizio sull'Aspartame.
 Per superare  i livelli massimi di assunzione quotidiana previsti dall'Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa 40 mg/Kg), un bambino di 30 kg  dovrebbe ingerire: 4 lattine di bibite light a zero calorie, 2 yogurt, 2 merendine e 10 caramelle dolcificate con l'edulcorante!
(mica tanto impossibile…….)
Se però consideriamo lo studio effettuato dall'Istituto Ramazzini  gli effetti dannosi si verificano anche con dosi di soli 20 mk/Kg!!!!

Basterebbero

2 lattine di bevande light
1 yogurt
1 merendina
5 caramelle

Per un adulto di 60  kg la quantità raddoppia.

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Nel servizio, Report insinua il dubbio che il valore massimo sia stato approvato dagli esperti internazionali dei vari Paesi  sulla base di documenti scientifici proposti dal produttore americano (Searle) all'inizio degli anni 80'. L'accusa è di non avere utilizzato ricerche indipendenti ma pilotate, e quindi poco trasparenti. L'altra accusa rivolta all' Efsa è che tra i componenti della commissione esaminatrice ci fossero persone legate alle industrie: questo lascia  intuire  un evidente problema di  conflitto di interesse.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fjdsbwzx-44

Un istituto di eccellenza nel mondo, l’istituto Ramazzini di Bologna, ha studiato gli effetti dell’aspartame sulle cavie seguite fino a morte naturale. Infatti l’80% dei tumori negli esseri umani si manifesta oltre i 60-65 anni e sacrificare le cavie prima vorrebbe dire non trovare tumori ( cosa che può accadere  nelle sperimentazioni standard ) . Nello studio del 2006 a 1800 ratti è stata data la dose giornaliera di aspartame tra i 20 e 100 mg/kg dall’età di 8 settimane: si è assistito ad un aumento di linfomi, leucemie, tumori renali nelle femmine e tumori dei nervi cranici nei maschi. ANCHE CON DOSI DI 20 MG/KG : MOLTO INFERIORI ALLA DOSE GIORNALIERA AMMISSIBIILE.



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Il successivo studio del 2007 è ancora più inquietante: 400 ratti in gestazione hanno introdotto con la dieta da 20 a 40 mg/kg die di aspartame. Quando l’esposizione inizia durante la vita fetale, il rischi di contrarre tumori aumenta notevolmente nei figli.
Donne incinte e bambini sono i maggiori consumatori di aspartame !!!
Lo stesso rischio  si prospetta per un altro edulcorante : il  SUCRALOSIO. Questo studio è in corso presso lo stesso Istituto.


TUTTI QUESTI STUDI SONO STATI RESPINTI SIA DALLA FDA CHE DALLA EFSA

Nel libro citato, a pagina 330 in quattro righe lo specchio della realtà.
Il Dott Sofritti ( Direttore dell’Istituto Ramazzini ) in un colloquio con un alto dirigente della Efsa:

“ Dott. Sofritti, se decidessimo che i risultati dei vostri studi sono validi, dovremmo vietare l’aspartame domani mattina. Si rende conto che ciò non è possibile ? “



Cosa possiamo fare ?
Controlliamo le etichette degli alimenti e bevande e  scartiamo quelli che contengono le scritte :

- ASPARTAME - E951 - ACESULFAME K - E950 - FONTE DI FENILALANINA - SUCRALOSIO - E955


L’aspartame ha goduto di più di 20 anni di successi commerciali. Dipende da noi porre fine alla sua devastante presenza non comprando prodotti che lo contengono.

Per la cronaca:  Era  prevista una rivalutazione da parte della Efsa  della autorizzazione per l’aspartame nel settembre 2012. E’ stata spostata a maggio 2013. Speriamo che  scienza e coscienza  prevalga sul profitto.


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NOVITA' DAL MONDO SCIENTIFICO




LE BIBITE AUMENTEREBERO IL RISCHIO DI DEPRESSIONE



Bere troppe bibite, specie se nella versione light o diet, aumenta il rischio di depressione dal 30 al 38%. Viceversa il consumo di caffe', specie se amaro, sembrerebbe diminuire, anche se di poco, tale rischio, di circa il 10%. Lo rivela un maxistudio durato oltre 10 anni condotto dal National Institutes of Health in Research Triangle Park in Nord Carolina e coordinato da Honglei Chen. Nello studio, i cui risultati saranno resi noti il prossimo Marzo 2013 in occasione del prossimo meeting Annuale della "American Academy of Neurology" che si terrà a San Diego, sono state coinvolte 263.925 persone di eta' 50-71 anni.
Ciò, a parere dei ricercatori, potrebbe essere dovuto al contenuto delle stesse di dolcificanti artificiali come l'aspartame. Essi non hanno ancora le prove che tra depressione e bibite gassate vi possa essere un collegamento diretto, in quanto i meccanismi biologici in proposito dovranno ancora essere indagati, ma l'esperto Honglei Chen ha ricordato come l'aspartame sia già stato posto in relazione con possibili rischi per la salute. Vi sono studi precedenti che hanno evidenziato come il consumo di bibite gassate possa essere legato ad attacchi di cuore, diabete, aumento di peso, fragilità ossea e tumore al pancreas.