domenica 16 dicembre 2012

Pesticidi & Co.

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Tyrone Hayes è uno dei biologi più famosi in America e sta lottando per cercare di eliminare dal mercato americano l’atrazina, un potente erbicida prodotto dalla società svizzera Syngenta, nata nel 2000 dalla fusione tra Astra Zeneca e Novartis con fatturato nel 2009 di 11 miliardi di dollari. Produce anche l’insetticida Cruiser, sospettato di essere corresponsabile della morte delle api.

Tramite il suo sito web chiamato ironicamente atrazinalovers, fornisce al pubblico interessato informazioni inerenti il grosso pericolo che ci circonda. Da questo sito anche io ho preso alcuni riferimenti.

http://www.microsofttranslator.com/bv.aspx?from=&to=it&a=http%3A%2F%2Fwww.atrazinelovers.com%2Fm0.html

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Questo erbicida è stato proibito dall’Unione Europea nel 2004 ma continua ad essere massicciamente utilizzato negli Stati Uniti, Africa, Asia e Medio Oriente ed ogni anno ne vengono immesse nell’ambiente 40.000 tonnellate.

 

 

Ma è proprio così? :…….. Dal Corriere del Veneto.it   03 Ottobre 2009

acqua inquinata - Martini: «Uso indiscriminato della sostanza». Legambiente parte civile

Atrazina, revocata l’ordinanza
All’Alpo si beve dal rubinetto

Cinque anni fa stesso allarme nella stessa zona. Un mese fa il sequestro di Cerea.
“”perché l’atrazina ­e non solo in quella zona, ma in buona parte del Veronese - sem­bra essere un ingrediente quasi fondamentale per far crescere frutta e verdura. Il sindaco Fac­cioli ha già bell’e pronto un espo­sto, contro quell’«infiltrazione». Che però deve essere individua­ta. Già, perché l’atrazina ha una peculiarità non da poco. Quella di essere a «rilascio lento», cioè di permeare il terreno - e quindi le acque - per lungo tempo. In­somma, non occorre che uno ne scarichi un barile in un pozzo. Ba­sta che venga utilizzata nei cam­pi e pian piano, attraverso la ter­ra, arriva alla falda acquifera””.

L’Atrazina è  utilizzata principalmente su coltivazioni  mais, canna da zucchero e grano. Atrazina è più comune contaminante chimico delle acque sotterranee e superficiali. È un potente perturbatore endocrino ( leggere altro post sul blog denominato appunto “perturbatori endocrini” ), con effetti negativi sugli animali selvatici, animali da laboratorio ed esseri umani. L’Atrazina castra chimicamente le femmine della fauna selvatica e nei topi di laboratorio e riduce la funzionalità del sistema immunitario in entrambe i sessi. Induce anche il cancro al seno e alla prostata, ritarda lo sviluppo mammario e provoca l'aborto nei roditori di laboratorio. Studi su cellule e tessuti  umani suggeriscono che l’atrazina è una minaccia anche per la nostra specie.

È  volatile e può ricadere al suolo attraverso l’acqua piovana. Si reputa negli Stati Uniti che ogni anno circa 200 tonnellate di atrazina possano ricadere sulla terra con pioggia e neve. Studi fatti sia negli Stati Uniti che in Europa hanno dimostrato che l’atrazina può viaggiare anche più di 600 km dal punto di applicazione, avvelenando habitat incontaminati, inoltre persiste nell’ambiente e si può riscontrare nelle acque sotterranee anche durante i periodi dell'anno quando non è dispersa nelle colture. Anche non è stata utilizzata per 15 anni, in Francia è stata rilevata nelle acque sotterranee. Oltre gli impatti ecologici sulla terra, di recente, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), ha mostrato che l’atrazina si può trovare nel fitoplancton marino. Quest’ultimo  serve come cibo per lo zooplancton che è a sua volta cibo per molti giovani pesci , crostacei e numerose specie di balene.

Questo non è che un esempio rispetto alle  tante sostanze chimiche che vengono utilizzate  ed in molti casi possono rivelarsi pericolose per l’ambiente ed il genere umano. Si potrebbe affermare che :

La fonte principale di inquinamento dell’organismo umano non sia l’aria che respiriamo , ma il cibo che ingeriamo.

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I prodotti cancerogeni sono davvero tanti. Talvolta i più pericolosi, dopo decenni di uso intensivo, vengono vietati in molte nazioni ma il problema è che la loro presenza nell’ambiente può persistere. Succede inoltre molto spesso che i fabbricanti di sostanze vietate continuino a produrle destinandole a paesi dalla legislazione più permissiva come America Meridionale, parte dell’Asia ed Africa.
Le sostanze tossiche da noi vietate ritornano al nostro piatto da prodotti alimentari importati da questi paesi. L’ortofrutta rappresenta il pericolo maggiore .

Consumare il più possibile prodotti locali e biologici non ha mai avuto tanto senso come oggi.

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Esistono pochi studi scientifici sui pesticidi a basse dosi, ancora pochissimi sulle loro miscele come quelle che sussistono nel nostro ambiente: nell’acqua, nella frutta, nella verdura che mangiamo.

 

 

Per renderci meglio conto del cocktail di sostanze tossiche che abbiamo nel nostro organismo cito lo studio del 2009 effettuato in America in cui su 2400 volontari sono stati riscontrati nel sangue e nelle urine ben 212 molecole chimiche. Tra queste il Bisfenolo A ( vedere il post sui perturbatori endocrini ) faceva la parte del gigante a seguire pesticidi, insetticidi, il Pfoa  (dal rivestimento delle pentole antiaderenti ) e tanti altri. Cosa comportano queste sostanze in circolo nell’uomo, in una donna in gravidanza oppure in un bambino? Sicuramente nulla di buono.

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http://www.generations-futures.fr/

Uno Studio pubblicato a Dicembre del 2012 da Génerations Futures  ( vedi link sopra ) ha analizzato il cibo mangiato quotidianamente da un bambino di circa 12 anni con un menu giornaliero a base di  porzioni di frutta e verdura, pane, pesce (salmone)  latticini, acqua a volontà, ed una merenda. Prodotti non biologici, acquistati in diversi supermercati, serviti  e riscaldati in contenitori di plastica.

I risultati sono a fianco : 128 residui chimici, 36 pesticidi diversi, 42 sostanze sospette cancerogene, 5 sostanze classificate cancerogene, 37 perturbatori endocrini.

L’incidenza della comparsa di tumori è aumentata in Francia dal 1980 a 2005 del 93% per l’uomo e del 84% per la donna. Parallelamente anche nei bambini uno studio europeo del dicembre del 2004 ha evidenziato un aumento di casi di tumori.

(Consiglio vivamente a chi ha padronanza della lingua francese di leggere il rapporto)

 

All’origine del tumore c’è una cellula attaccata da un agente esterno che può essere un virus, delle radiazioni ( anche quelle dei cellulari : vedere post nel blog ) oppure sostanze chimiche. Se il nostro sistema di difesa funziona, intervengono delle particolari cellule dette natural killer, che identificano questa anomalia e la distruggono.
Se il nostro sistema immunitario è indebolito , questo non succede ed il tumore può impiantarsi.

Proteggiamoci

http://www.richardbeliveau.org/index.php

Nel suo sito, Richard Bèliveau, esperto Canadese su prevenzione e trattamento del cancro, dice:

“L'integrazione di alimenti protettivi nella dieta è molto importante perché noi siamo costantemente a rischio di sviluppare il cancro. Infatti, la maggior parte degli individui ha nascosti nei tessuti, cellule precancerose trasformate che richiedono un ambiente favorevole per crescere. L'uso di molecole antitumorali presenti nella dieta come arma preventiva è quindi un approccio essenziale per mantenere questi tumori in uno stato latente e impedire che progrediscano alla fase di cancro avanzato.

Questo approccio può essere paragonato ad una chemioterapia naturale utilizzando l'arsenale di  molecole anti-cancro presenti negli alimenti per combattere le cellule tumorali che crescono spontaneamente. La prevenzione del cancro attraverso la dieta costituisce uno strumento complementare che chiunque può utilizzare. Queste molecole, chiamate composti fitochimici, sono presenti in grandi quantità in molti alimenti e bevande consumati dagli esseri umani. Una dieta quotidiana contenente una miscela di frutta, verdura e bevande come il tè verde e vino rosso contiene circa 1-2 g di queste sostanze, che corrisponde all'assunzione di circa 5.000-10.000 composti diversi. Queste molecole fanno parte di famiglie ben definite quali polifenoli, composti di zolfo  e terpeni.”

Quali sono gli alimenti protettivi ?

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CAVOLO, CAVOLFIORE, CAVOLETTI DI BRUXELLES, BROCCOLI, AGLIO, CIPOLLA, PORRI , SCALOGNO, BACCHE ROSSE, THE’ VERDE, CIOCCOLATO FONDENTE, VINO ROSSO.

NATURALMENTE PROVENIENTI PREFERIBILMANTE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA.

Diversi studi effettuati in America sui bambini alimentati con prodotti provenienti da agricoltura chimica, hanno evidenziato che un cambiamento del regime alimentare faceva sparire i residui di pesticidi nelle urine. Il tasso di pesticidi scende a valori non identificabili dopo 5- 10 giorni di dieta biologica.

L’unica arma per sfuggire agli inquinanti chimici è adottare una sana alimentazione lontana dai fast food e basata principalmente su prodotti biologici. Questo lo dobbiamo ai nostri figli che sono molto più esposti oggi a grossi pericoli  di quanto lo eravamo noi decine di anni fa.