Le proteine animali
La frutta e le verdure
Gli zuccheri
Vedere anche articolo : Il sonno
Tyrone Hayes è uno dei biologi più famosi in America e sta lottando per cercare di eliminare dal mercato americano l’atrazina, un potente erbicida prodotto dalla società svizzera Syngenta, nata nel 2000 dalla fusione tra Astra Zeneca e Novartis con fatturato nel 2009 di 11 miliardi di dollari. Produce anche l’insetticida Cruiser, sospettato di essere corresponsabile della morte delle api.
Tramite il suo sito web chiamato ironicamente atrazinalovers, fornisce al pubblico interessato informazioni inerenti il grosso pericolo che ci circonda. Da questo sito anche io ho preso alcuni riferimenti.
Questo erbicida è stato proibito dall’Unione Europea nel 2004 ma continua ad essere massicciamente utilizzato negli Stati Uniti, Africa, Asia e Medio Oriente ed ogni anno ne vengono immesse nell’ambiente 40.000 tonnellate.
Ma è proprio così? :…….. Dal Corriere del Veneto.it 03 Ottobre 2009
L’Atrazina è utilizzata principalmente su coltivazioni mais, canna da zucchero e grano. Atrazina è più comune contaminante chimico delle acque sotterranee e superficiali. È un potente perturbatore endocrino ( leggere altro post sul blog denominato appunto “perturbatori endocrini” ), con effetti negativi sugli animali selvatici, animali da laboratorio ed esseri umani. L’Atrazina castra chimicamente le femmine della fauna selvatica e nei topi di laboratorio e riduce la funzionalità del sistema immunitario in entrambe i sessi. Induce anche il cancro al seno e alla prostata, ritarda lo sviluppo mammario e provoca l'aborto nei roditori di laboratorio. Studi su cellule e tessuti umani suggeriscono che l’atrazina è una minaccia anche per la nostra specie.
È volatile e può ricadere al suolo attraverso l’acqua piovana. Si reputa negli Stati Uniti che ogni anno circa 200 tonnellate di atrazina possano ricadere sulla terra con pioggia e neve. Studi fatti sia negli Stati Uniti che in Europa hanno dimostrato che l’atrazina può viaggiare anche più di 600 km dal punto di applicazione, avvelenando habitat incontaminati, inoltre persiste nell’ambiente e si può riscontrare nelle acque sotterranee anche durante i periodi dell'anno quando non è dispersa nelle colture. Anche non è stata utilizzata per 15 anni, in Francia è stata rilevata nelle acque sotterranee. Oltre gli impatti ecologici sulla terra, di recente, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), ha mostrato che l’atrazina si può trovare nel fitoplancton marino. Quest’ultimo serve come cibo per lo zooplancton che è a sua volta cibo per molti giovani pesci , crostacei e numerose specie di balene.
Questo non è che un esempio rispetto alle tante sostanze chimiche che vengono utilizzate ed in molti casi possono rivelarsi pericolose per l’ambiente ed il genere umano. Si potrebbe affermare che :
La fonte principale di inquinamento dell’organismo umano non sia l’aria che respiriamo , ma il cibo che ingeriamo.
I prodotti cancerogeni sono davvero tanti. Talvolta i più pericolosi, dopo decenni di uso intensivo, vengono vietati in molte nazioni ma il problema è che la loro presenza nell’ambiente può persistere. Succede inoltre molto spesso che i fabbricanti di sostanze vietate continuino a produrle destinandole a paesi dalla legislazione più permissiva come America Meridionale, parte dell’Asia ed Africa.
Le sostanze tossiche da noi vietate ritornano al nostro piatto da prodotti alimentari importati da questi paesi. L’ortofrutta rappresenta il pericolo maggiore .
Consumare il più possibile prodotti locali e biologici non ha mai avuto tanto senso come oggi.
Esistono pochi studi scientifici sui pesticidi a basse dosi, ancora pochissimi sulle loro miscele come quelle che sussistono nel nostro ambiente: nell’acqua, nella frutta, nella verdura che mangiamo.
Per renderci meglio conto del cocktail di sostanze tossiche che abbiamo nel nostro organismo cito lo studio del 2009 effettuato in America in cui su 2400 volontari sono stati riscontrati nel sangue e nelle urine ben 212 molecole chimiche. Tra queste il Bisfenolo A ( vedere il post sui perturbatori endocrini ) faceva la parte del gigante a seguire pesticidi, insetticidi, il Pfoa (dal rivestimento delle pentole antiaderenti ) e tanti altri. Cosa comportano queste sostanze in circolo nell’uomo, in una donna in gravidanza oppure in un bambino? Sicuramente nulla di buono.
http://www.generations-futures.fr/
Uno Studio pubblicato a Dicembre del 2012 da Génerations Futures ( vedi link sopra ) ha analizzato il cibo mangiato quotidianamente da un bambino di circa 12 anni con un menu giornaliero a base di porzioni di frutta e verdura, pane, pesce (salmone) latticini, acqua a volontà, ed una merenda. Prodotti non biologici, acquistati in diversi supermercati, serviti e riscaldati in contenitori di plastica.
I risultati sono a fianco : 128 residui chimici, 36 pesticidi diversi, 42 sostanze sospette cancerogene, 5 sostanze classificate cancerogene, 37 perturbatori endocrini.
L’incidenza della comparsa di tumori è aumentata in Francia dal 1980 a 2005 del 93% per l’uomo e del 84% per la donna. Parallelamente anche nei bambini uno studio europeo del dicembre del 2004 ha evidenziato un aumento di casi di tumori.
(Consiglio vivamente a chi ha padronanza della lingua francese di leggere il rapporto)
All’origine del tumore c’è una cellula attaccata da un agente esterno che può essere un virus, delle radiazioni ( anche quelle dei cellulari : vedere post nel blog ) oppure sostanze chimiche. Se il nostro sistema di difesa funziona, intervengono delle particolari cellule dette natural killer, che identificano questa anomalia e la distruggono.
Se il nostro sistema immunitario è indebolito , questo non succede ed il tumore può impiantarsi.
Proteggiamoci
http://www.richardbeliveau.org/index.php
Nel suo sito, Richard Bèliveau, esperto Canadese su prevenzione e trattamento del cancro, dice:
“L'integrazione di alimenti protettivi nella dieta è molto importante perché noi siamo costantemente a rischio di sviluppare il cancro. Infatti, la maggior parte degli individui ha nascosti nei tessuti, cellule precancerose trasformate che richiedono un ambiente favorevole per crescere. L'uso di molecole antitumorali presenti nella dieta come arma preventiva è quindi un approccio essenziale per mantenere questi tumori in uno stato latente e impedire che progrediscano alla fase di cancro avanzato.
Questo approccio può essere paragonato ad una chemioterapia naturale utilizzando l'arsenale di molecole anti-cancro presenti negli alimenti per combattere le cellule tumorali che crescono spontaneamente. La prevenzione del cancro attraverso la dieta costituisce uno strumento complementare che chiunque può utilizzare. Queste molecole, chiamate composti fitochimici, sono presenti in grandi quantità in molti alimenti e bevande consumati dagli esseri umani. Una dieta quotidiana contenente una miscela di frutta, verdura e bevande come il tè verde e vino rosso contiene circa 1-2 g di queste sostanze, che corrisponde all'assunzione di circa 5.000-10.000 composti diversi. Queste molecole fanno parte di famiglie ben definite quali polifenoli, composti di zolfo e terpeni.”
Quali sono gli alimenti protettivi ?
CAVOLO, CAVOLFIORE, CAVOLETTI DI BRUXELLES, BROCCOLI, AGLIO, CIPOLLA, PORRI , SCALOGNO, BACCHE ROSSE, THE’ VERDE, CIOCCOLATO FONDENTE, VINO ROSSO.
NATURALMENTE PROVENIENTI PREFERIBILMANTE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA.
Diversi studi effettuati in America sui bambini alimentati con prodotti provenienti da agricoltura chimica, hanno evidenziato che un cambiamento del regime alimentare faceva sparire i residui di pesticidi nelle urine. Il tasso di pesticidi scende a valori non identificabili dopo 5- 10 giorni di dieta biologica.
L’unica arma per sfuggire agli inquinanti chimici è adottare una sana alimentazione lontana dai fast food e basata principalmente su prodotti biologici. Questo lo dobbiamo ai nostri figli che sono molto più esposti oggi a grossi pericoli di quanto lo eravamo noi decine di anni fa.
L’aspirazione di un corpo estraneo rappresenta una evenienza comune e potenzialmente fatale in età pediatrica. La maggior parte delle morti è conseguente ad asfissia dovuta all’ostruzione delle vie aeree superiori e si verifica nell’ambiente domestico.
La fascia di età più a rischio è quella compresa tra 3 mesi e 6 anni con un picco a 14 mesi.
Diversi fattori predispongono il bambino al rischio di inalazione, tra questi la scarsa coordinazione tra deglutizione e respiro, la suzione frequente, l’esposizione inappropriata ed imprudente a determinati cibi solidi durante lo svezzamento, la fase orale e la naturale curiosità del bambino verso gli oggetti nuovi.
In circa il 50% dei casi i corpi estranei inalati sono rappresentati da materiale alimentare (pasta, pezzi di carne, vegetali duri, pane, arachidi, wurstel). Nei restanti casi si tratta di oggetti di diversa natura (parti di giocattoli di plastica, bottoni, monete, spille, sfere metalliche, palloncini.).
Un bambino può manifestare una inalazione in modi molto diversi che vanno dall’ aspirazione di materiale microscopico prontamente allontanato dal riflesso della tosse al suo opposto rappresentato dall’ostruzione completa delle vie aeree con asfissia ed arresto respiratorio.
Solitamente gli oggetti con diametro superiore ai 2 centimetri tendono ad arrestarsi in orofaringe mentre quelli con meno di 15 millimetri di diametro possono localizzarsi tra le corde vocali o scendere lungo la trachea fino alle diramazioni bronchiali.
Ecco come si presenta solitamente un bambino che ha inalato un corpo estraneo:
Mani alla gola e tosse insistente. Come intervenire ?
Prima cosa : Chiamate soccorso : 118
Se il bambino è vigile, tossisce e respira anche con difficoltà : NON FARE NULLA . Rassicurare il piccolo incoraggiandolo a tossire e permettergli di mantenere la posizione che vuole. Se la situazione peggiora, mettere il bambino a pancia in giù appoggiato sulla coscia del soccorritore che si deve inginocchiare o posizionarsi in modo da avere un piano solido declive (il capo del bambino deve essere inclinato verso il basso)
Con una mano afferrare la mandibola del piccolo tra indice e pollice e tenere saldo il suo capo.
Con il palmo dell’altra mano si assesta un colpo deciso al centro della schiena facendo attenzione che la mano si diriga lateralmente senza colpire così la testa. Si danno 5 colpi interscapolari e si passa alla manovra di Heimlich diversa se lattante o bambino.
Nel caso di un lattante, lo si mette a pancia in su sull’avambraccio appoggiato sulla coscia per creare un piano rigido. La testa rivolta in basso sorretta con la mano. Si visualizza una linea immaginaria tra i capezzoli del lattante, e su questa linea con due dita (indice e medio) sui effettuano 5 compressioni lente e profonde per simulare una tosse.
Nel caso di un bambino, mettendoci alle sue spalle, individuiamo la zona dell’addome compresa tra la fine dello sterno ed ombelico. Con le mani chiuse una sull’altra esercitiamo delle compressioni che vanno dall’esterno all’interno e dal basso verso l’alto.
Se il lattante o il bambino è incosciente, posizionarlo su un piano rigido. Controllare in bocca che non ci sia un ostacolo facilmente rimovibile, in questo caso levarlo. Se è presente ma di difficile rimozione, non fare alcuna manovra per cercarlo di estrarlo perché si potrebbe peggiorare la situazione, iperestendere il capo ed eseguire 5 insufflazioni ( nel neonato con la nostra bocca comprendiamo anche il suo naso; nel bambino più grande si insuffla bocca/bocca chiudendogli il naso pinzandolo tra 2 dita ) ed in assenza di segni vitali iniziare la rianimazione cardiopolmonare ( vedere post successivo )
per memorizzare vi consiglio i seguenti video :
https://www.youtube.com/watch?v=zEgQbmcfor8
https://www.youtube.com/watch?v=PiwoBYqnuvQ